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giovedì 1 agosto 2013

Società di San Bernardino di Staten Island (NY)

I registri dei passaporti del Comune di Vinchiaturo riferibili al periodo compreso tra il 1918 e il 1939 annotavano che il 90% dei richiedenti erano contadini e solo il 10% comprendeva calzolai, sarti, scalpellini, casalinghe. Per tutti era annotata quale destinazione New York ma non fu così perché molti andarono in Pensylvania, in Minnesota, in Ohio, in Nebraska, nel Kentucky. Essi si sistemarono a Hibbing, a Seattle, a Woshington, a Philadelphia, a Cleveland, ad Omaha, a Bristol. D'Alessio Filomena era nata a New York nel 1908, Venditti Carmela a Hibbing nel 1906. Marinelli Luisa di Paolo e Fuschino Carolina, classe 1849, già cittadina americana nel 1900. I Fuschino si erano sistemati a New Brighton. Nel 1921, Baratta Isabella raggiunse a Bristol, Connecticut, il marito Francesco Petosa che lavorava nelle miniere di carbone. Viaggiarono per Bristol anche Petosa Domenico e Chiatto Carmela.

Questi e tutti gli altri Vinchiaturesi, giunti nell'arco di 50 anni, tra l'ultimo ventennio dell'Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, via via si sono americanizzati, hanno assorbito i modelli di vita del paese di adozione. Molti scelsero Staten Island come residenza costituendo così una numerosa comunità. Tra la nostalgia e il disconoscimento, è nata l'Associazione dei Vinchiaturesi di New York.

Nel 1932 alcuni Vinchiaturesi, a Brigthon, ritrovandosi la domenica mattina, dopo la messa, sul sagrato della chiesa dedicata all'Assunta, cominciarono a pensare di dar vita ad una fratellanza vinchiaturese. Berardino Barone, Carmine Monteleone, Giovanni Pistilli, Giuseppe Pietrangelo, Donato Iammatteo, Michele Fusco erano giunti a Staten Island tra il 1920 e il 1930. Accanto al desiderio di ritrovarsi posero l'opportunità di darsi mutua assistenza in quel momento economicamente critico. Il 1929 aveva volatilizzato molte ricchezze ed aveva espulso molte unità dal mondo del lavoro e, quindi, la Fratellanza, con interventi di carattere filantropico, consentì a molti di sopravvivere, di attendere tempi migliori. Il gruppo cominciò a riunirsi in modo continuativo, ogni domenica mattina, dopo la messa e nei locali della stessa chiesa. Prese il nome di Società di St. Bernardino, Fratellanza Vinchiaturese, Staten Island, New York.

Erano soltanto in quindici o venti ma , nel tempo, divennero sempre più numerosi e raggiunsero le 200 unità nel 1960.

In prima istanza assunsero la carica di presidente, Bernardino Barone; di vicepresidente, Carmine Monteleone; di segretario , Giovanni Pistilli; di tesoriere, Giuseppe Pietrangelo; di financial segretarie, Donato Iammatteo; di curator, Michele Fusco.

I gruppi familiari dei soci rappresentano il mondo vinchiaturese poiché ricorrono cognomi ormai noti tra cui D'Amato, Varriano, Iammatteo, Venditti, Petosa, Pietromonaco, Monteleone, Pietrangelo, Spensieri, Barone, Pistilli, Veneziano, D'Aquila, Fusco, Tucci, De Santis, Primiani. Sono nomi che appartengono al grande esodo e che avevano vissuto in modo pesante e disperato l'arrivo a New York. Profusero, negli intenti dell'Associazione, lo spirito di solidarietà e la pietas di atavica memoria. Nel ventennio Sessanta-Settanta l'Associazione raggiunse la crescita massima. Maturò anche l'idea di affiancare al gruppo degli uomini un gruppo di donne. Laura De Santis di Brighton guidò il gruppo femminile che aveva i suoi 5 incontri annuali al giovedì sera nello stesso luogo dove avvenivano i 6 incontri annuali degli uomini.

Era il 1986 e le riunioni si tenevano presso Kells-Grennie Post, American Legion, New Dorp. Era presidente Anthony P. Barone, affermato uomo di legge. Nello stesso anno, la domenica precedente le Palme, la sezione femminile organizzò un party per le famiglie vinchiaturesi, con gran successo e affluenza di partecipanti.

Ben Di Sarro , con malinconia, dopo qualche anno, ricordava quando bisognava chiudere al traffico la Brighton Avenue perché riservata al passaggio della processione , nella ricorrenza della festa, e ricordava la folla convenuta per ascoltare la banda sul prato antistante la Assunption church, luogo di culto dove era conservata la statua del Santo, realizzata ad immagine e somiglianza dell'originale presente a Vinchiaturo.

Dal 1936 al 1999, la Fratellanza Vinchiaturese ha avuto 25 presidenti, 30 vicepresidenti, 12 segretari, 13 tesorieri, 7 financial segretaries, 27 curators. Alcuni di essi hanno segnato la storia della Fratellanza perché hanno espletato il loro compito per molti anni , come i tesorieri Ben Di Sarro e Ben Murante, l'uno in carica dal 1951 al 1965 e l'altro dal 1966 al 1981; come Tony Tesi che ha espletato il suo compito di financial segretarie dal 1966 al 1999. L'attuale presidente è Anthony Iammatteo, mentre funge da segretario Carmine Petosa.

Tutta la comunità, intanto, è orgogliosa del successo di John Fusco, già presidente dell'Associazione nel biennio 1991-93, e giunto ai più alti onori in qualità di New York State Surrogate Court Judge.

La Fratellanza partecipa alla annuale parata del Columbus day con il suo gonfalone ed è membro della Società Italiana d'America.

Se l'Associazione di New York è ancora attiva e fervida di idee, non può dirsi la stessa cosa per la comunità di Philadelphia.

Nella città, ai primi del Novecento, erano confluite le famiglie Pistilli, Petosa, Pietrangelo, Fuschino, Venditti, Pede, Iacampo, Gioioso, Galante, Spensieri e vi avevano costituito l'Associazione dei Vinchiaturesi legata, anch'essa, alla devozione del Santo Patrono e di S. Rocco.

Il sentimento di appartenenza e la determinazione caratterizzavano i devoti che si distinsero nella costruzione di chiese in pietra, nei lavori di sartoria o di carpenteria. Essi provenivano da famiglie i cui lavori artigianali erano ben conosciuti a Vinchiaturo.

Nel 1989, su " Il richiamo ", periodico informativo, a cadenza trimestrale, della Società Cattolica San Bernardino dei Vinchiaturesi di Toronto, Tony Ziccardi di Glenside, Pensylvania, espose, in una lettera aperta, il suo rammarico per non vedere più, in Philadelphia, il fiume di persone in processione, che facevano offerte votive alla statua di San Bernardino.

" I vincoli della comunità si sono rotti - egli scrisse - e le strade sono diventate silenziose. Amedeo Pietrangelo, instancabile e attivo presidente, ha invano combattuto per trovare una nuova collocazione alla statua prima che la chiesa fosse chiusa ed ha gridato al miracolo quando ha trovato un ordine di suore polacche, devote a San Bernardino, disposte

ad ospitare la statua ". Il gruppo originario si è andato disgregando poiché i figli si sono trasferiti altrove o per ragioni di studio, quale la ricerca di un College prestigioso, o per motivi di lavoro, che ha portato alcuni anche in California. Ziccardi sottolineava che, nel tempo, esso si è ridotto " ad una manciata di vedove, che presenzia la festa del Patrono con il solo rito liturgico nella chiesa delle suore polacche ".

La lettera, elogiando i fratelli di Toronto, capaci di preservare lo charme di quel piccolo villaggio ( tiny village), terminava con una punta di orgoglio: " Nonostante il fallimento, molti Vinchiaturesi di Philadelphia si sono distinti quali Nicolas Giordano Jr., presidente della Philadelphia Stock Exchange , e l'Onorevole Giudice Joseph Stanziani, figlio di Enrico.

(testi di Giuliana Bagnoli)

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