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giovedì 1 agosto 2013

Associazione dei Vinchiaturesi di Montreal

Montreal, situata sull'omonima isola fluviale, tra il fiume San Lorenzo e la Rivière des Prairies, addossata al Mount Royal, era ed è all'incrocio di importanti arterie stradali e ferroviarie. Nei sobborghi o nelle Ville si sparsero i Vinchiaturesi ivi emigrati nel secondo dopoguerra.

Le prime sistemazioni sulla Jean Talon e sulla Papineau.

Oggi, le famiglie legate all'Associazione risiedono nella città di Montreal, in Cote St. Luc, a Laval, a La Salle, e tanti a Ville St. Leonard.

Esse appartengono ai Baratta, Spensieri, Petosa, Primiani, Pistilli, D'Aquila, Iacampo, Pietromonaco, Iaizzo, Pietrangelo, Di Sarro, Iammatteo, Marinelli, Venditti, Varriano, Spina, Cipollone, Di Ioia, Barone, Di Iorio, Di Biase, Lombardi, Manocchio, Matteo, Niro, Di Sano, Iatauro, Giambagno, Reonegro, Pizzuto, Carnevale, Santangelo, Gallo, Masella, Marano, Colacchio, Paiano, D'Addone, Cutrone, Palladino, De Santis, Vitale, insomma tutte le lettere dell'alfabeto.

Negli anni Cinquanta, impararono subito che i francofoni gravitavano intorno a Outremont e gli anglofoni intorno a Wesmount, come dire dove erano i ricchi datori di lavoro.

Negli anni Settanta, spostandosi il potere economico a Toronto, in parte a causa del risorgere del nazionalismo del Quèbec, la città offrì minori opportunità di lavoro e, quindi, cessarono le partenze da Vinchiaturo. Qualche unità sporadica risaliva al 1980 ed una sola al 1989.

Nei primi tempi sulle bocche di tutti ricorrevano i più diffusi nomi dei datori di lavoro : G.M.Gest, Common, Pappalardo, De Spirit, Franceschini, Dominic. Anche la Cristina shoes, fondata da Tony Iammatteo offrì abbondante lavoro alle donne provenienti da Vinchiaturo.

Nel 1960, presso la Casa Italia, Joe Iacampo, Tony e Liberato Marinelli, Pasquale Baratta, Paolo Gallo e Donato Iammatteo pensarono di fondare un club vinchiaturese e fecero passare voce tra i paesani. Alla Place Riviera dettero vita ad una prima festa tutti insieme. Il fermento durò circa quattro anni, fino a quando Tony Iammatteo ed altri dodici decisero di raccogliere tra loro 100 dollari per ciascuno per far riprodurre ad un certo Carlo Petrucci la statua di S. Bernardino simile quella di Vinchiaturo.

I dodici collaboratori furono Michele Primiani, Joe Primiani, Angelo Gallo, Antonio Iammatteo, Bernardino Di Sarro, Fiorangelo Petosa, Francesco Cipollone, Nick Tamburro, Giovanni Giambagno, Nicola D'Aquila, Nicola Masella, Michele Giambagno.

Il 15 aprile 1970, il comitato presieduto da Joe Iacampo registrò lo statuto ed il regolamento dell'Associazione a Québec, capitale provinciale. Avviò il tesseramento e ideò lo stemma dell'Associazione: la chiesa matrice della Ss. Croce, di Vinchiaturo, su cui campeggia la torre campanaria e sotto la quale due mani si stringono indissolubilmente.

Dal 1974 al 1989, per 15 anni, Tony Iammatteo tenne le redini dell'Associazione con alla vice-presidenza via via Frank Lombardi, Nick Tamburro, Benny Lombardi, Angelo Gallo; nello stesso arco di tempo furono segretari Donato Di Sarro, Angelo Gallo, Martino Di Biase. Furono tesorieri Pasquale Baratta e Joe Di Sarro.

Il 16 gennaio 1981 Tony Iammatteo andò ad Ottawa per registrare lo statuto federale dell'Associazione che si denominò A.V.M., Associazione dei Vinchiaturesi di Montreal.

Nel 1977 era stato fatto un primo censimento delle famiglie presenti a Montreal e risultarono 277, di cui 187 decisero di tesserarsi.

A tutto il 2001 gli emigrati censiti risultano 752 di cui 234 associati.

A cavallo del Millennio, per doppio mandato, ha guidato l'Associazione Gianfranco Pizzuto con i consiglieri Frank Baratta, Liberato Giambagno, Mario Niro, Tony Pistilli, Sandro Di Sarro, Mario Primiani e Tony Spina. Presenti anche le signore, canadasi di nascita o di cultura, Maria Pietromonaco, Cristina Spensieri, Cristina Giambagno.

Risultano ormai consolidate alcune attività annuali quali la cena "cumme fusse allora", la gita alla Cabane a Sucre, il torneo di carte e bocce, la festa alle Mille Isole con i compaesani di Toronto, il campionato di bowling, triangolare tra Montreal, Toronto e New York, la festa di Babbo Natale per i nonni e i nipoti, la festa per la ricorrenza del santo Patrono, con messa solenne. Tra le iniziative particolari il progetto Terra Mia con i disegni su Vinchiaturo realizzati dal maestro Umberto Taccola.

Negli anni di maggiore fermento venne avviata anche l'attività editoriale sia patrocinando, nel 1985, la pubblicazione del volume "Ritorno a casa" di Emilio Spensieri sia sostenendo la pubblicazione del periodico "Voci", dalle cui pagine giungono i resoconti dell'attività associativa, le foto delle famiglie in crescita, i messaggi dei singoli soci e qualche componimento poetico. Una pietra miliare della storia dell'Associazione è stata l'idea, venuta nel 1883 al presidente Tony Iammatteo, di produrre una trilogia filmica su Vinchiaturo: Le radici, Ritorno alle radici, Nostalgia delle radici. Nel 1985 ci fu il ritorno a casa per, come scrisse lo stesso Spensieri, " ritrovarsi uniti dopo anni di separazione: guardarsi, parlare, sorridere, gioire per un appuntamento pensato e atteso da tempo; riascoltare tutti insieme la voce delle campane, ritrovare il profilo delle case, dei vicoli, delle strade, degli spiazzi; rivedere le mura della masseria, l'aia, il pozzo".

I rientri divennero una costante periodica tanto che nel 1988 tornarono per inaugurare il nuovo campo sportivo. Sotto la presidenza di Mario Gallo, i rientri furono più frequenti: nel 1991 per un nuovo ritorno a casa; nel 1992 per la posa, alla fontana della piazza centrale , delle riproduzioni degli originali quattro leoni di ottima scuola napoletana, trafugati nottetempo; nel 1993 per un torneo di bowling; nel 1995 per la riapertura al culto della Chiesa Matrice, dopo i restauri caldeggiati dal nuovo parroco, don Rocco Di Filippo. Nel 1999, infine, presidente Gianfranco Pizzuto, tornarono per offrire, nello spirito giubilare, uno dei gruppi della Via Crucis.

L'Associazione ha ospitato le rappresentanze istituzionali, il gruppo folklorico di Vinchiaturo; ha favorito la ricerca storica di Giuliana Bagnoli per la stesura del libro "Vinchiaturo una comunità allargata", 6° dei quaderni sull'emigrazione. Tra gli impegni, oltre a quelli legati all'affetto per il proprio paese, è meritoria la generosità verso l'Ospedale Santa Cabrini, eletta protettrice degli emigrati, verso l'Ospedale di cardiologia, la casa per anziani " La Foyer Dante", la maratona di Natale, i cui fondi sono raccolti per i bambini poveri.

Nel mese di Ottobre del 2003, organizzata dall'Associazione, si è svolta la Festa del Trono in occasione della quale alla presenza del Sindaco e di una rappresentanza della Giunta di Vinchiaturo, del gruppo folk e di altri vinchiaturesi, è stato benedetto il trono della statua del santo protettore, conservata nella Chiesa del Rosario di Montreal.

Nel 2001 l'Associazione ha festeggiato il suo 35° anno di esistenza e nel 2002 ha rinnovato il direttivo ponendo alla Presidenza una donna, Maria Pietromonaco Zarlenga, coadiuvata da una schiera di giovani e di meno giovani, tutti comunque innamorati del paese dove la gente "sente la crijanza e a la parola ammesca ru surrise".

(testi di Giuliana Bagnoli)

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